Codice deontologico

L’operatore rebirther transpersonale è colui il quale, attraverso un percorso formativo e di crescita personale, ha acquisito specifiche conoscenze in merito alla tecnica di respirazione del rebirthing transpersonale e del modello teorico di riferimento a cui essa si riferisce, che gli consentano di assistere con deontologia e professionalità una persona durante una sessione di respirazione. Le regole per coloro che insegnano il Rebirthing Transpersonale riassumono i principi basilari del codice deontologico di medici e psicologi. Oltre a ciò altrettanto basilari saranno i principi di integrità e servizio umanitario che si ispirano alla tradizione spirituale espressa nello statuto dell’A.R.A.T. :

  1. E' fondamentale da parte dell’operatore aver acquisito una profonda e completa padronanza della tecnica - delle sue caratteristiche e potenzialità - prima di proporla ad altri. Per questo si richiede di aver seguito il Corso di Formazione (1°biennio) tenuto dal Dott. Filippo Falzoni Gallerani e la Scuola di Rebirthing Transpersonale ( 2° biennio).

  2. L’operatore deve evitare ogni forma di manipolazione psicologica sull’individuo.

  3. L’operatore deve essersi impegnato attraverso l’autoconoscenza ad emanciparsi da ogni forma di proiezione.

  4. Nel profondo rispetto della persona, l’operatore ha l’obbligo di evitare ruoli condizionanti o direttivi della vita privata e spirituale dell’individuo.

  5. Compito del rebirther transpersonale è favorire e promuovere: - La ricerca interiore e lo sviluppo degli aspetti migliori dell’essere umano: i suoi potenziali e i suoi talenti, in una prospettiva di servizio umanitario teso allo sviluppo di individui coscienti e autonomi, in grado creare relazioni umane costruttive. - Sviluppare quindi la naturale aspirazione dell’uomo alla conoscenza del proprio Se, all’armonia, alla saggezza, alla giustizia, alla compassione e al servizio del prossimo.

  6. Gran rilievo viene dato a creare tra i soci relazioni sane, atte allo sviluppo della libertà e della consapevolezza, e prive di qualunque forma di indottrinamento e di condizionamento.

  7. La realizzazione del SE è la meta dello sviluppo interiore, che l’associazione cercherà di promuovere con tutti i mezzi a sua disposizione.

  8. Il processo di abilitazione al lavoro di rebirther implica quindi l’aver compiuto un profondo lavoro di sviluppo della propria consapevolezza che comporta integrità, assenza da secondi fini, servizio disinteressato e compassione.